Lo spot “Rompiamo il silenzio” per augurare a tutti Buon Natale!

Intervista a Fabio Pannetto, regista dello spot natalizio sul

Mutismo Selettivo

di Daniela Conti

“Caro Babbo Natale,
per quest’anno ti chiedo un dono speciale
una bella voce per mia sorella,
una voce che le permetta di parlare con tutti,
una voce che esca fuori senza avere paura,
una voce bellissima e chiara!”

Con queste emozionanti parole, pronunciate dal fratellino di una bimba muto selettiva, inizia lo spot di Fabio Pannetto, dedicato al mutismo selettivo. L’autore ha raccontato ad A.I.Mu.Se. com’è nato e cosa rappresenta questo bellissimo regalo di Natale fatto a tutti i bambini e i loro genitori.

Fabio, da cosa nasce questo spot sul mutismo selettivo?

Erano cinque anni che ci pensavo e desideravo creare uno spot per spiegare il mutismo selettivo a tutte le persone che ancora non lo conoscono o non lo comprendono, ma la parte emotiva mi bloccava. Non è stato semplice decidere di portare in scena un pezzo di me, della mia famiglia, della mia vita e l’ho fatto per mettermi in gioco, per non nascondermi.
Realizzarlo, è stato, per me, un autentico bisogno. Dalila, la bambina dello spot bendata e vestita di rosso, è nella vita reale mia figlia; come mio figlio è il piccolo Valerio che scrive la lettera a Babbo Natale.
Il mutismo selettivo è una problematica che coinvolge la mia famiglia quotidianamente, come credo accada a tutti i genitori con figli simili a lei. Detto questo, credo siano evidenti le mille implicazioni di carattere emotivo, personali e familiari che rendono questo breve spot un autentico “pezzo di me stesso”.

Ci racconti qualcosa sui bimbi protagonisti? Come hanno vissuto questa esperienza?

Valerio, il “fratellino” è un bambino piccolo che ancora non sa scrivere e vorrei rappresentasse tutti noi. Ogni giorno c’è un bimbo che chiede qualcosa, quasi un “miracolo” e la sorellina può essere l’emblema di tutti i bimbi con mutismo selettivo. Proprio lei, campionessa di ginnastica artistica, bravissima in ogni cosa che affronta, coraggiosa, un giorno mi ha chiesto: “papà, ma io mi sto rovinando l’infanzia?”
Prima di decidere di renderla protagonista, le ho chiesto: “lo vuoi fare? Altrimenti chiamo un’altra bambina” e lei è stata entusiasta! Allora l’ho portata con me, ha accettato volentieri: era importante il suo consenso e la sua felicità è stata essere riuscita a mettersi in gioco per aiutare gli altri.

Il Natale, il disegno bianco sul foglio nero e poi la preparazione accurata del pacco regalo, una sorpresa per la sorellina che diventa un’esplosione di colori, la neve, i bambini e il canto. Le braccia al cielo di Dalila che gira su se stessa, incantata. Quali emozioni ha voluto trasmettere?

Lo spot inizia con Valerio, in mezzo a una scenografia vuota e buia, che disegna su un foglio nero le sagome, le ritaglia, prepara le figure per lo spettacolo, tutta la scenografia. Chiama lui in scena il coro e i musicisti. Il gessetto bianco con cui disegna richiama la scuola, che ha un ruolo fondamentale perché è lì che si capisce che il bambino ha dei problemi. Valerio, usando la fantasia, comunica coinvolgendo proprio la scuola, i compagni, la maestra.
Il tono delle sue parole non è però quello di una letterina a Babbo Natale, ma quello di una vera esortazione. Il bimbo sembra dire: “ehi, cerca di essere puntuale almeno quest’anno!”
La bimba muto selettiva invece mantiene una postura del corpo rigida – come è tipico del mutismo – e senza particolare espressione; alza solamente le mani al cielo, manifestando stupore per quel contesto fiabesco, il coro e la neve che scende su di lei. Non entra in maniera attiva nella realtà, lo spettacolo è vissuto da lei come un sogno, ma nello stesso tempo non si tira indietro.

A chi è indirizzato lo spot? Cosa intende lasciare in ciascuno di noi?

Lo spot è indirizzato ai bambini, sicuramente, ma anche ai genitori: non nascondete i problemi, non abbiate timore di condividere e chiedere aiuto!
E poi c’è il coro, la classe, la maestra che dirige e coordina i bambini che cantano insieme: la scuola, come dicevo prima, e gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale. E’ fin troppo facile dimenticarsi di avere in classe una bambina silenziosa, che non disturba ma ha invece una grande necessità di attenzione.
Abbiamo non a caso scelto, come location l’aula, adibita alle attività teatrali, di una scuola elementare (Ruggero Settimo di Castelvetrano).

Lo spot è libero, non è legato a enti, associazioni, studi, non ha appartenenze ma hai deciso di metterlo a disposizione di tutti. Come hai potuto farcela a realizzarlo?

E’ uno spot che costa parecchio ma fortunatamente ho ricevuto l’aiuto di molte persone che si sono messe a disposizione gratuitamente. Ad esempio è già stato tradotto in altre lingue (ndr dall’agenzia UVOICES. COM di Roma), inglese e francese, spagnolo mentre stiamo attendendo quella in cinese, tedesco e greco.
E’ però uno spot che nasce da un’iniziativa mia privata e per questo motivo non ho chiesto nessuno sponsor, inserito alcun logo o domandato appoggi.
Ho invece incontrato tante persone che non conoscevo prima: dal direttore della fotografia a tutti gli altri professionisti che hanno partecipato. Pensavo di non riuscire a dirigerlo da solo e, per questo motivo, nel giro di pochi giorni ho inviato circa 2500 mails per cercare un regista. Temevo di sbagliare, di risultare smielato, di peccare di vittimismo visto il mio coinvolgimento personale: credevo fosse necessario un “distacco” maggiore. Poi invece sono stato invitato ad occuparmene io, e ho quindi curato la regia.
Ringrazio tutti. Ringrazio Dalila per avermi fatto capire molte cose: che la parola non è tutto, che è difficilissimo non parlare pur volendolo fare, che ha moltissime risorse e tante altre che
che sbocceranno, che siamo noi a non vedere e non sentire oltre al suo silenzio, a volte.
E’ davvero dedicato a tutti ed è di tutti.

E ora, quale sarà lo sviluppo futuro? Cosa possiamo fare per diffondere la conoscenza sul mutismo selettivo?

Il video ha in questi giorni una grande diffusione, viene condiviso in tutto il mondo. Addirittura una piccola comunità in Australia, di cui fanno parte anche 22 famiglie con casi di mutismo selettivo, mi ha chiesto la traduzione nella sua lingua. Abbiamo avuto 40 mila visualizzazioni in pochi giorni.
Il 5 dicembre l’abbiamo presentato ufficialmente al Secondo Circolo Didattico Ruggero Settimo di Castelvetrano coinvolgendo persone fino ad ora estranee al mutismo: maestre, assessori, psicologi, il presidente della ASL, il sindaco…

Non spenderò mai sufficienti parole per esprimere la mia profonda gratitudine non solo per tutti coloro che mi hanno supportato nella realizzazione e nella divulgazione, ma anche verso chi ha condiviso con gli occhi e col cuore il messaggio che ho voluto offrire come un “dono di Natale”.

Spero di aver contribuito alla conoscenza, che le persone grazie a questo video si avvicinino sempre più, mi chiedano cos’è il mutismo selettivo, siano interessate ad informarsi.
Io ho lanciato una pietra, ora sta a voi andare oltre.

Per vedere lo spot di Fabio Pannetto, clicca sul link:
https://www.youtube.com/watch?v=xV24WuVYsDk&feature=youtu.be

https://vimeo.com/245751534

Fabio Pannetto
Nasce a Palermo il 17 Settembre del 1968, artista moderno in continua ed imprevedibile evoluzione. Muove i suoi primi passi, appena quindicenne, nel mondo del teatro e della musica, collaborando con diversi attori e cabarettisti palermitani, ritagliandosi anche spazi importanti su piattaforme locali e nazionali. Collabora con radio e discoteche in qualità di DJ.

Non ancora maggiorenne si dedica prima alla pittura e poi alla scultura. Perfezione la sua tecnica di scultore sul tufo per poi passare al ben più impegnativo ma prezioso marmo. Corsi di perfezionamento, e collaborazione con artisti internazionali, lo fanno crescere al punto da allestire mostre personali nell’ambito cittadino, sia private che organizzate dal Comune di Palermo. Celebre la sua personale intitolata “Sulla strada” allestita a Palazzo Jung, sede comunale. Partecipa a numerose manifestazioni in solitario o “in team”. Da braccio destro di Medhat Shafik, noto artista egiziano, collabora a realizzare l’istallazione in pietra “ il muro del silenzio” vincendo la biennale di Venezia. Realizza alla Fiera internazionale di Rimini una estemporanea in pietra raffigurante il marchio dell’ente fiera.

Sempre desideroso di nuovi stimoli, Fabio Pannetto si perfezione nell’arte di videomaker. Nel 2000 viene incaricato di realizzare un video sul palermo Calcio. Collabora con diversi registi nella realizzazione di film, cortometraggi e videoclip vincendo diversi premi. Collabora come freelance con emittenti televisive locali e nazionali, realizzando programmi e spot pubblicitari.
Recentemente Incaricato dal comitato expo Selinunte per la realizzazione di un documentario che rappresenta la Valle del Belice ad Expo Milano 2015.