La mia Vacanzina a Ispra
Nell’estate del 2018 ho partecipato alla piccola vacanza sul Lago Maggiore (Ispra) organizzata da Aimuse e ci tenevo a raccontare come ho vissuto questa esperienza.
Ad Ispra si trova la casa Don Guanella, si tratta di una stupenda villa molto grande, dove al suo interno vi è anche una chiesa e una casa per anziani. È un luogo di preghiera e per questo motivo è silenzioso e tranquillo, immerso nella natura, e nelle vicinanze vi è anche uno splendido parco. Il centro di questa casa è aperto, con un bellissimo giardino e un piccolo pozzo nel mezzo. Qui sorge anche un’antica torre con diversi orologi. È in questo luogo a dir poco stupendo che hanno organizzato la vacanzina.
Devo dire che gli operatori, molto simpatici e gentili, sono stati veramente bravi a coinvolgere me e gli altri ragazzi nei vari giochi e nelle varie attività, è stato divertente, in particolare quando giocavamo a pallavolo o facevamo dei giochi divertenti in cerchio, tenendoci per mano. All’inizio mi sentivo molto più spaesata e in imbarazzo perché non conoscevo nessuno, ma poi con il passare dei giorni mi sono integrata maggiormente nel gruppo e mi sentivo più a mio agio anche con gli altri ragazzi, soprattutto grazie all’aiuto degli animatori e della psicologa (molto gentile e simpatica), senza di loro sarebbe stato difficile interagire tra di noi non solo a causa della timidezza ma anche per il fatto che non ci conoscevamo.
Nel momento in cui la vacanza stava per concludersi ho iniziato a sentirmi un po’ triste pensando che non avrei più rivisto i miei nuovi amici (almeno fino all’anno dopo) ai quali, pur conoscendoli da una settimana soltanto, mi ero affezionata. Tra tutti noi si era creato un legame speciale, che non sempre si trasmetteva necessariamente attraverso le parole, a volte ci potevamo capire e volerci bene semplicemente attraverso gli sguardi, con la scrittura o con la musica, tenendoci per mano e divertendoci assieme.
Per questi motivi non è stato facile tornare alla “realtà”, uscire da un contesto in cui ci si capisce e ci si aiuta a vicenda e “rientrare” dove tutto è più complicato, una realtà piena di ostacoli, alcuni per noi facili da superare mentre altri molto più difficili e non sempre si viene capiti e accettati dalla società, soprattutto a scuola o nel mondo del lavoro.
Anche gli operatori erano tristi di vederci andare via, hanno così creato un gruppo su “WhatsApp” allo scopo di mantenerci in contatto tramite questa chat. È stata una bella idea che ci ha aiutato e ci sta aiutando tutt’ora a sentirci in un certo senso vicini.
Questa forma di comunicazione è molto più efficace, scrivendo tutti riescono ad esprimersi, senza timidezza o ansia e con meno paura del giudizio degli altri. Quando io ricevo un messaggino è come se qualcuno mi parlasse, ha la stessa importanza di una telefonata, non importa se non senti la voce della persona dall’altro capo del telefono.
Per concludere, il momento per me più bello e più emozionante di questa vacanza è stato il volo in mongolfiera, non l’avevo mai fatto prima d’ora, è stata una bella sorpresa che ci ha lasciati tutti a bocca aperta, non ce l’aspettavamo! Eppure, secondo me, ce lo siamo meritato tutti, perché tutti, chi più, chi meno (non importa), ci siamo impegnati nel nostro piccolo a stare insieme, partecipando alle attività e rendendo questa vacanzina una bella avventura da rivivere!
Volare alti su questo pallone gigante e colorato è stato fantastico, da lassù si vedeva il tramonto del sole sul lago, un’esperienza unica a cui voglio dedicare questa citazione:
“Bisogna saper volare in alto, più in alto delle paure, del dolore, dell’invidia della gente, più in alto delle lacrime, dei giudizi. Bisogna saper volare in alto, dove certe parole non possono offenderci, dove certi gesti non possono ferirci, dove certe persone non potranno arrivare mai”.
Anche l’anno seguente ci siamo ritrovati nuovamente per la vacanzina alla casa Don Guanella, è stato bello rivederci e condividere assieme tante belle attività. Ricordo in particolare la passeggiata al lago, faceva veramente caldo quel giorno e anche l’acqua del lago sembrava più calda, per questo alcuni di noi hanno fatto il bagno.
L’ultima sera abbiamo fatto una grigliata e, una volta diventato buio, nel bosco della casa abbiamo acceso le lanterne di carta colorate da noi. Questa stupenda atmosfera, a dir poco magica, rimarrà per sempre nella mia mente e nel mio cuore.
Inoltre, ricordare questa esperienza mi ha aiutata ad essere più serena, con la speranza che il nostro legame possa aiutarci ad affrontare le difficoltà della vita.
Rita A.