Cosa ci insegnano i nostri figli? – di Emanuela Iacchia
Quando diventiamo genitori sentiamo di avere un compito molto importante: insegnare ai nostri figli a diventare grandi, a imparare ogni giorno nuove cose, insomma a “stare al mondo”. E forse, proprio perché siamo così impegnati da tante responsabilità, che ci dimentichiamo di una cosa fondamentale: anche noi abbiamo molto da imparare da loro.
Cosa ci insegnano i nostri bambini? Cose così semplici e quotidiane che potrebbero passare inosservate, eppure molte volte, quello che sembra così scontato o inutile non lo è affatto.
I bambini ci insegnano a ridere a crepapelle per le cose più semplici della vita, a perdonare senza serbare rancore, a prenderci il tempo di guardare le cose e le persone con curiosità, con interesse e con una mente sgombra da limiti e pregiudizi.
Se solo ci fermassimo ad osservare i nostri bambini e ci concedessimo di prendere esempio da loro, potremmo arricchirci e, perché no, vivere meglio.
In fondo pensiamoci bene: quando in famiglia nasce un bimbo sappiamo che ci cambierà le abitudini della nostra giornata, non pensiamo che ci cambierà anche come persone.
Da quando siamo diventati genitori li abbiamo accompagnati e sostenuti verso le loro piccole e grandi conquiste: dal camminare al mangiare da soli, dal parlare in famiglia e poi anche fuori casa. Ogni figlio ci ha dato molto, ognuno con le sue caratteristiche, le sue qualità, le sue eccellenze e le sue paure. allora . Se ci lasciamo “contagiare” da loro ci ritroveremo tutti migliori.
Un’altra cosa che i bambini ci insegnano è vivere appieno il momento, rivolgendo l’attenzione e l’energia a ciò che sta accadendo. Mentre noi ci diamo da fare a programmare il futuro, quante cose preziose loro ci insegnano in ogni istante. Questa è un’ottima lezione di vita, i bambini lo sanno fare molto bene. Preoccuparsi rispetto al passato e al futuro rende la vita più stressante e maggiormente esposta all’ansia, se invece viviamo bene ed impariamo ad accettare ciò che ci accade nel presente, stiamo mettendo le basi per il domani e avremo imparato ad accoglierlo, qualsiasi esso sarà.
Dai bambini impariamo ad apprezzare la straordinaria bellezza dell’imperfezione di una conchiglia scheggiata, di un palloncino quasi sgonfio, di una margherita stropicciata in mano, quando l’hanno colta per noi, o di una lucertola senza coda. La bellezza è nel mondo e loro ne accettano ogni forma perfetta e non, ogni colore e tonalità. Mostrarci imperfetti aiuta a tranquillizzare chi di paure ne ha molte, aiuta a non far sentire gli altri giudicati e a farci diventare tutti più coraggiosi.
Se essere bambini significa essere entusiasti della vita, impariamo da loro l’ottimismo come spinta essenziale per superare anche i momenti più difficili.
L’insegnamento però più grande che i piccoli ci possono dare e anche il più semplice, è di voler bene in modo incondizionato. Non come premio, ma senza aspettarsi in cambio nulla. E’ per questo motivo che stare accanto a loro ci rende persone più felici.
E allora perché non provare ogni tanto a fermarci a guardare il mondo con gli occhi di un bambino? Rispettare il tempo lento dei nostri figli, ma avere una pazienza attiva è il più grande regalo che possiamo farci reciprocamente.
Emanuela Iacchia – psicologa psicoterapeuta, direttore Comitato scientifico Aimuse