Gli stili genitoriali – di Emanuela Iacchia
Parlavamo lo scorso mese del ruolo degli insegnanti, oggi parliamo del ruolo dei genitori, perché
essere genitori è un lavoro difficile e ognuno di noi cerca di farlo nel modo che pensa essere più
corretto. A volte è possibile cadere in eccessi oppure in carenze, ma non esistono formule valide
per tutti: ognuno di noi agisce in funzione della sua storia di sviluppo, della sua personalità e dei
suoi valori.
Tuttavia è possibile individuare alcuni stili genitoriali molto diffusi.
Ognuno di essi include sia caratteristiche positive che negative ed è possibile allora far propri i lati
positivi dei diversi stili.
I genitori iperprotettivi
Se da un lato sono vicini ai figli, che abbracciano e coccolano spesso, creando un ambiente
protetto, dall’altro soddisfano senza esitazione le loro richieste, a volte anche prima che vengano
espresse, senza permettere ai figli di sperimentare qualche piccola frustrazione.
La tendenza è quella di vederli fragili e quindi sempre bisognosi di aiuto, senza permettere a loro
di diventare autonomi. La casa è un nido fuori una giungla.
Se ci sentiamo di essere in questo gruppo, dobbiamo lavorare su di noi per non sentirci
indispensabili e per permettere ai nostri figli di diventare autonomi, di sperimentarsi nell’usare il
verbale nelle diverse situazioni sociali senza pensarli sempre deboli e incapaci.
I genitori autoritari
Desiderano far rigare dritti i figli imponendogli ciò che ritengono giusto per loro. Le regole sono
rigide, le punizioni a volte severe, le aspettative molto alte e la comunicazione poco aperta.
I figli dei genitori autoritari tendono a voler trasgredire alle regole imposte perché le percepiscono
come imposizioni anziché comprenderne le motivazioni. I genitori autoritari creano ansia e
indeboliscono l’autostima. I molti rimproveri fanno scaturire vergogna in adolescenza, emozione
che potrebbe impedire l’apertura al verbale. Se è il nostro stile educativo, dobbiamo ritrovare la
flessibilità.
I genitori permissivi
I genitori permissivi sono affettuosi e cordiali, ma i limiti non sono posti e le regole sono scarse.
Il problema di questa genitorialità, secondo gli esperti, riguarda la maggiore probabilità che hanno i
figli a mettersi nei guai dal momento che gli viene permesso di sperimentare tutto ciò che vogliono
e a pensare che siano gli altri a doversi adattare a loro. Sono poco tolleranti alle regole e poco
attenti ai bisogni degli altri. E’ necessario invece recuperare le regole come base per la serena
convivenza con gli altri.
I genitori autorevoli
Stabiliscono regole e confini chiari ma senza risultare autoritari. È lo stile genitoriale più efficace a
detta di molti esperti perché il genitore autorevole ascolta i figli, offre loro feedback positivi
dimostrandosi solidale, li stimola e ha ragionevoli aspettative. Tale atteggiamento rende i figli più
sicuri in se stessi, più indipendenti, resilienti, empatici e in grado di lavorare sulle proprie
emozioni. E’ uno stile genitoriale che comporta senz’altro molta pazienza e impegno da parte dei
genitori, ma porta nella famiglia più serenità.
Pensando alle cause multifattoriali del Mutismo Selettivo, dove l’eziologia del disturbo è molto
ampia in quanto è una condizione diagnostica eterogenea, determinata da fattori del
temperamento, genetici e ambientali che si influenzano reciprocamente, molto importante è
allora lo stile genitoriale.
Emanuela Iacchia – psicologa e psicoterapeuta, direttore del Comitato scientifico Aimuse