Il libro: uno scrigno dai magici poteri

Il libro: uno scrigno dai magici poteri

In un mondo ed in un tempo tanto complessi e accelerati come in questa attualità, l’attività di lettura con i bambini viene spesso trascurata a favore di “passatempi” di più veloce e facile realizzazione.

Il digitale ne è un esempio; ci fornisce infatti forme di intrattenimento, seppur alcune volte con esiti positivi, attuabili in autonomia dal bambino senza una richiesta di grosso impegno da parte del genitore o della figura di riferimento del bambino.

La lettura CON il bambino (e non AL bambino) può essere invece un enorme investimento per il futuro, soprattutto con bimbi che soffrono di disturbi d’ansia, nei quali rientra anche il mutismo selettivo.

Si pensa troppo spesso che il fatto di soffermarsi su un racconto sia fine a sé stesso, ma la lettura è un’esperienza creativa capace di espandere il pensiero; il bambino durante l’ascolto di un racconto e soprattutto nella condivisione di un momento con l’adulto, interpella sé stesso, la sua affettività e le sue qualità.

Dal punto di vista emotivo infatti, leggere una storia ad un bambino gli consente di esplorare le emozioni più intime in compagnia degli adulti che possono contenerlo, rassicurarlo, fornirgli spiegazioni.

Dal punto di vista cognitivo, la lettura offre al bambino un canale alternativo di conoscenza, oltre all’esperienza diretta; favorisce la comprensione del mondo che lo circonda, allarga la mente alla scoperta e all’esplorazione, sviluppa immaginazione, fantasia, creatività curiosità.

Il bambino potrebbe identificarsi nelle storie narrate  e riconoscere come proprie le emozioni vissute dai personaggi; egli sentirà che tutto ciò che viene narrato assomiglia molto a ciò che lui stesso vive e perciò si identificherà ricevendo una grossa spinta alla consapevolezza ed al riconoscimento delle emozioni.

Le storie aiutano a sviluppare il pensiero controfattuale, ossia l’attitudine ad immaginare e simulare alternative agli esiti dell’esistente.

Grazie ad una storia letta, narrata o anche inventata sul momento, un bambino può immaginare e attribuire una realtà alle cose che non è soltanto quella apparente, offrendo per esse un diverso modello di rappresentazione, diversi risultati e soluzioni…insomma diversi finali.

Stimolando con la lettura la funzione del pensiero controfattuale si dà la possibilità al bambino di creare nella propria mente delle RAPPRESENTAZIONI ALTERNATIVE a quanto già da lui conosciuto, e di simulare ipoteticamente eventi futuri servendosi della banca dati memorizzata dal proprio cervello relativamente a ciò di cui ha già fatto esperienza.

…va da sé che più saranno le narrazioni delle esperienze che la mente avrà a disposizione, più saranno i modelli di rielaborazione alternativa.

Grazie ad un interessante allenamento mentale, quindi, la lettura attuata fin dalla primissima infanzia ci aiuterebbe a diventare degli adulti in grado di pianificare eventi futuri anche molto complessi, fornendoci una banca dati talmente fantasiosa e ricca di possibilità da permetterci trovare soluzioni alternative nelle più disparate situazioni di vita e costruire quello che la nostra complessa società “veloce” definisce capacità di “PROBLEM SOLVING”: utile strumento di protezione per chiunque si affacci al mondo convivendo con un disturbo d’ansia.

Facciamoci un regalo…leggiamo con i nostri bimbi!!!

dott.ssa Anna Paola Pes – educatrice professionale