I benefici d’avere un animale domestico – di Emanuela Iacchia

I benefici d’avere un animale domestico – di Emanuela Iacchia

Molti genitori mi chiedono se può essere d’aiuto avere un animale domestico per i loro figli. Se l’organizzazione della famiglia e l’abitazione lo consentono, direi proprio di sì. Proviamo a capire il perché.

Attraverso il linguaggio noi scambiamo le nostre idee con gli altri, le confrontiamo, le intrecciamo e le modifichiamo, c’è chi lo fa in modo spontaneo e sereno, chi invece non riesce a causa della forte ansia, della paura del giudizio e della vergona.

Per i nostri bambini o adolescenti che soffrono di Mutismo Selettivo entrare in relazione con l’altro non è facile, può essere allora interessante provare a sperimentarsi nel rapporto con un animale poiché esso rappresenta un elemento di scambio affettivo e uno stimolo alla comunicazione. Favorisce la presa di coscienza delle proprie emozioni e infonde fiducia in se stessi. Gli animali non solo ci fanno compagnia, ma possono anche migliorare la nostra salute, soprattutto a livello psicologico. A dirlo sono diverse ricerche e studi di associazioni scientifiche che da anni analizzano gli effetti degli animali domestici sul benessere psicofisico della famiglia.

Alberto Dal Negro, nel libro “Il potere terapeutico degli animali”, scrive che la comunicazione animale si diversifica dal linguaggio umano perché a differenza di quest’ultimo, che utilizza prevalentemente il linguaggio sonoro, essa sfrutta anche altri canali come quello visivo, olfattivo e tattile. Quindi tutti i sensi vengono coinvolti con un beneficio sia del linguaggio verbale, sia di quello corporeo. Alcuni bambini con Mutismo Selettivo sono bloccati non solo nel verbale, ma in tutto il corpo: l’ansia è così forte che li fa assumere posture rigide e scomode. A volte è il capo che si abbassa, altre volte sono le spalle che si immobilizzano e le braccia sono bloccate lungo i fianchi. Accarezzare e coccolare qualcuno di morbido suscita un senso di protezione, calore e intimità, riduce la tensione, aumenta la coscienza del proprio corpo che piano piano si rilassa e incrementa la stimolazione di tutti i sensi. Prendersi cura di un altro essere vivente favorisce lo sviluppo della capacità empatica, aumenta l’autostima e il rapporto di fiducia verso l’altro. Interagire col proprio animale domestico riduce lo stress. Io stessa l’ho sperimentato durante le giornate in fattoria o facendo portare il loro animale in studio oppure ancora,  chiedendo di presentarmelo al telefono, come i piccoli interlocutori diventino immediatamente competenti e più invogliati al verbale.

Inoltre, per i bambini o gli adolescenti che sono più chiusi, che fanno fatica a partecipare agli sport, giocare con gli animali migliora la loro motricità e facilita il rilassamento. Nel divertimento si liberano le endorfine con un abbassamento dell’ansia e con un desiderio di stare con gli altri.  Alcuni bambini diventano esperti di scienze naturali e imparano nozioni sulla vita del proprio animale con un arricchimento delle conoscenze e del vocabolario. Quando all’esterno riescono ad aprirsi, questa padronanza di termini e di informazioni è per loro di grande aiuto perché, sentendosi preparati, li stimola ad aprirsi per raccontare ciò che sanno.

Molte conversazioni, prima di essere fatte con gli altri vengono “provate” con l’animale stesso che sa ascoltare, non giudica e valorizza in modo affettuoso chi sta parlando. Diversi adolescenti ripetono la lezione ai loro animali, prima di sperimentarsi con i professori, a loro parlano di paure e di preoccupazioni. Una bambina di 10 anni con MS, ricoverata in ospedale per un intervento importante, restava sempre silenziosa, tranne quando arriva il suo cane a trovarla. La presenza del suo cucciolo aveva su di lei un vero e proprio effetto benefico, tanto da far decidere ai medici di ampliare le visite all’amico a quattro zampe.

Non in tutte le famiglie è possibile accogliere un animale domestico, ma anche portare a passeggio i cani del canile può essere una bella attività da non sottovalutare, perché stare con un animale aiuta a socializzare e a sentirsi meglio.

Emanuela Iacchia – psicologa e psicoterapeuta, direttore del Comitato scientifico Aimuse