La gratitudine fa bene di Emanuela Iacchia
Cosa è la gratitudine? La gratitudine è un sentimento che ci permette di riconoscere e apprezzare ciò che abbiamo, di far tesoro delle esperienze positive della nostra vita, ma anche di quelle più difficili, di ricordare con affetto le persone che abbiamo conosciuto e i loro gesti. Questo sentimento, per quanto possa sembrare semplice, non è così scontato, ma chi lo possiede, riconosce e apprezza l’impatto significativo sul suo quotidiano. E dimostrato che la gratitudine ha un ruolo molto importante per il nostro benessere, ma con la vita sempre di corsa e competitiva in cui viviamo è spesso difficile sperimentarla. Diventa anzi più facile dare maggior importanza a ciò che ci manca piuttosto che a ciò che già abbiamo.
Avere gratitudine ci permette invece di apprezzare ciò che stiamo vivendo, l’impegno che ci mettiamo, i momenti meno luminosi e quelli felici, i traguardi raggiunti da noi e dai nostri figli, spostando così lo sguardo sugli aspetti positivi della nostra vita piuttosto che soffermarci su quelli negativi. Essere grati non significa essere passivi di fronte a ciò che ci succede, ma saper cogliere anche gli aspetti faticosi per usarli come risorse di fronte agli ostacoli.
Inizierà fra poco la scuola, per alcuni bambini sarà facile, per altri sarà più difficile. Come genitori abbiamo il compito di accompagnarli con positività. E’possibile che dopo l’estate ci possano essere alcuni passi indietro: iI linguaggio verbale, che a giugno stava arrivando, a settembre fa fatica a ripartire, non ci deve preoccupare, il bambino può aver bisogno di un po’ più di tempo per ambientarsi. Vedere la positività, anche quando non avviene ciò che ci aspettiamo, ci permette di aumentare la resilienza e la capacità di gestire situazioni difficili, ridurre lo stress, costruire relazioni più forti e di qualità.
Avere gratitudine verso la vita aumenta i livelli di dopamina e serotonina che migliorano l’umore e favoriscono un atteggiamento positivo verso il futuro, riducendo l’ansia e il malumore. Quando siamo sereni abbiamo più capacità di risolvere i problemi e prendere decisioni più efficaci. Quando siamo negativi, non siamo lucidi per affrontare le difficoltà e ogni problema ci pare una montagna da scalare sia per noi che per i nostri figli. A scuola, ad esempio, l’insegnante non preparata sul mutismo selettivo va aiutata a comprenderlo, non è un nemico.
Ma per quanto possa sembrare strano, siamo spesso poco abituati a sperimentare il sentimento di gratitudine, che va quindi allenato nel quotidiano e rinforzato tramite pensieri ed esercizi semplici personali e condivisi in famiglia.
Ad esempio ogni sera, a tavola o prima di andare a letto ci si può impegnare a raccontare due o tre cose di cui si è grati della giornata appena trascorsa per allenare la nostra mente e quella dei nostri bambini a spostare l’attenzione sugli aspetti positivi della vita, togliendo quello stato di minaccia o persecuzione che a volte sentiamo su di noi e sui nostri figli.
Un altro esercizio è quello di esprimere gratitudine dicendo un “grazie” a chi siamo riconoscenti, prima in casa e poi, passo dopo passo, anche fuori dalle mura domestiche. Anche guardare le foto insieme ed esprimere la riconoscenza per qualcosa o qualcuno che vediamo fotografato fa star bene.
Il barattolo della gratitudine è molto apprezzato dai bambini della scuola Primaria : quando si prova gratitudine per qualcosa che si è vissuto o verso qualcuno, basta scriverlo su un foglietto e metterlo nel barattolo così da poter pescare e leggere i bigliettini quando ci si sente giù e tutto pare nero. Leggerli porta a sperimentare di nuovo quella sensazione piacevole di riconnettersi con gli aspetti positivi della vita.
Agosto è finito e ci stiamo preparando per la Vacanzina Aimuse con i bambini e le famiglie, siamo pronti a metterci in gioco con competenza e generosità. Per chi non sarà con noi avremo racconti da condividere, perché gioire insieme per i progressi dei bambini è un modo per affermare la gratitudine e la positività verso la vita ed è di aiuto a star meglio noi stessi.
Emanuela Iacchia, psicoterapeuta, Direttrice Comitato Scientifico Aimuse