“Ti hanno mangiato la lingua?” – Il nuovo libro di Daniela Conti e Marina M.
Questo libro racconta una storia, che è quella di una bambina che non parlava. A lei non uscivano proprio le parole di bocca.
È una storia semplice: il percorso di una mamma intrecciato a quello di sua figlia; il passaggio dalla paura del silenzio, all’accoglienza.
Sembra un paradosso: il mutismo di Maia ha iniziato a sciogliersi man mano che sua madre imparava ad accettarlo anziché respingerlo, a rilassarsi e comprendere che la ricerca dell’omologazione agli altri e il desiderio di cambiare la sua natura non erano la strada giusta.
Era semplicemente stanca di considerare le sue parole fondamentali, averle come “chiodo fisso”, unico pensiero e ragione; ma anche di sentirsi a disagio ogni volta che qualcuno le diceva che la sua bambina non c’era, non parlava, non rispondeva, e di guardare al suo silenzio come una cosa di cui aver paura o vergogna.
Ha allora iniziato a vivere il mutismo accogliendolo, non respingendolo. Attraverso l’accettazione di una diversa normalità, ha cercato di aiutare sua figlia a superare le paure.
Forse ci è riuscita, anzi ce l’hanno fatta insieme, con l’aiuto di alcune persone che sono entrate nella loro vita, o vi erano già presenti.
Hanno incontrato difficoltà e qualche muro da scavalcare. Alcuni sono stati abbattuti a spinte, in altri hanno aperto una finestra e lasciato passare un po’ di luce. Oggi sua figlia parla. Non sempre, non ogni volta e non con tutti, ma parla e ogni giorno le porta una piccola conquista. Ci sono ancora le tempeste, i silenzi improvvisi, le paure ma sono sempre più rade e lievi e, soprattutto, non le causano quel fastidioso senso di disagio e impotenza che paralizzava tutto.
Nel loro viaggio insieme, stanno imparando molte cose: quella più importante è che non è una colpa non sapere come o cosa fare.
Un bambino che non parla destabilizza, non è facile incontrarlo, accoglierlo e poterlo aiutare, nemmeno se sei un insegnante perché siamo troppo abituati a fare delle parole il centro della comunicazione. Viviamo circondati da persone – a volte anche bambini – che parlano tanto ma non sanno ascoltare e abbiamo disimparato a guardare oltre.
Il mutismo ci confonde, provoca disagio e fa sentire inadeguati. Chi tace ostinatamente è un mistero, spesso offende e irrita. Il suo silenzio ci invita ad essere riempito, cancellato, negato.
Lo consideriamo volontario, spesso una sfida, un’opposizione senza mai realizzare che non lo è.
Il silenzio è invece, almeno nel caso del mutismo selettivo, il non riuscire a tirar fuori, un blocco, il panico. È un impedimento, non un’opposizione.
Mamma e figlia hanno imparato anche che la teoria non sempre è sufficiente e non basta studiare, farsi spiegare, conoscere tutto. Invece è essenziale vivere “di pancia” e possedere quell’accoglienza del cuore che non è immediata o scontata ma si costruisce attraverso il tempo, l’accettazione, l’empatia e l’amore.
Ho cercato di raccontare questa storia attraverso i sentimenti di un genitore, tra rimandi e specchi, nel modo più leggero possibile. Ho provato a metterci più di un sorriso.
Nella postfazione, una lettera alle maestre e una favola avventurosa sul mutismo selettivo scritta da mia figlia Marina che ha 10 anni.
Questo libro vuole rispettare criteri di leggibilità specifici per i disturbi di apprendimento (DSA), e per questo ho scelto di non giustificare il testo.
Parte del ricavato è destinato ad A.I.Mu.Se. (Associazione Italiana Mutismo Selettivo)
Daniela Conti
Ti hanno mangiato la lingua?
Daniela Conti-Marina M.
ed. ilmiolibro.it, pag.148
Link per l’acquisto del libro
oppure contattando l’autrice: danielaconti.editing@gmail.com
www.facebook.com/tihannomangiatolalingua/