Indennità di Frequenza e Legge 104/92 un passo avanti in Sardegna
Spesso accade che le legittime richieste di aiuti all’INPS, da parte dei genitori di bambini/ragazzi con MS, vengano respinte categoricamente.
In seguito a un confronto con un genitore della Sardegna, segnalo questo importante avvenimento per evidenziare che L’INPS di Cagliari ha accolto la richiesta di un ragazzo adolescente, riconoscendogli (evento assai raro seppur giusto) sia i benefici della L. 104/92, che l’indennità di frequenza.
L’orientamento della Commissione medica INPS di Cagliari è da considerare un segnale molto importante sia per la Regione Sardegna, sia per tutte le regioni, in cui il mutismo selettivo non è ancora considerato un disturbo per il quale sia necessario un trattamento specialistico. Mi preme sottolineare, che, proprio in virtù di questo orientamento, in futuro, sarà possibile condizionare tutte le commissioni medico-legali che mostreranno ostracismo ad accogliere le domande e, a questo punto, anche in presenza di un esito negativo, credo che valga la pena fare ricorso per accertamento tecnico preventivo (ex art 445 bis cpc) per sottolineare gli orientamenti favorevoli all’accoglimento delle domande, in modo da “costringere” le commissioni più riluttanti ad adeguarsi alle relazioni che di volta in volta saranno depositate dai CTU (Consulenti Tecnici d’Ufficio) nominati dai Giudici competenti per territorio. In parole povere, si è creato un importante precedente che potrebbe risultare favorevole per tanti bambini/ragazzi che inoltrano lo stesso tipo di richiesta.
È importante usufruire del supporto economico, perché spesso il problema non si estingue con l’arrivo della parola. Una volta che il bambino o l’adolescente si sblocca, sarà probabilmente necessario anche un percorso logopedico (oltre a quello terapeutico), teso allo sviluppo più prettamente comunicativo del minore, che a causa del MS, non ha sviluppato a sufficienza l’articolazione del linguaggio cosiddetto “esterno”; infatti, come noi tutti possiamo comprendere, il linguaggio parlato all’interno delle mura domestiche, dove i nostri figli di solito non hanno difficoltà, è senz’altro più semplice, di quello usato all’esterno, dove occorre mediamente un lessico più complesso, che presuppone la conoscenza e l’uso di un numero di vocaboli superiore, che possa consentire ai nostri piccoli di esprimersi e comprendere letture e testi che accrescano la conoscenza e la formazione.
È chiaro ed evidente che per chi non abbia adoperato questo linguaggio “esterno” per svariati anni, possano presentarsi alcune difficoltà di analisi e sintesi che influiscano in modo negativo sul percorso scolastico; in questa fase un buon logopedista può aiutare i nostri figli a recuperare il tempo perduto, colmando il divario con i propri coetanei.
Per quanto detto, molte volte è necessario proseguire il percorso terapeutico post – Mutismo Selettivo con terapie mirate, ed anche in questo caso l’indennità di frequenza è dovuta perché necessaria alla prosecuzione delle idonee terapie; quello che vi chiedo e di non arrendervi ai primi fallimenti, ma di insistere per ottenere i vostri diritti!
Aimuse può supportarvi anche in questo dandovi le informazioni necessarie per fornire ai nostri figli, a tutti i ragazzi che vivono questo disagio, tutto il supporto necessario.
Never give up! Forza Aimuse!
Carlo Napolitano – Referente Regionale Aimuse Campania