Cosa significa “evitamento”? – di Beatrice Cavallini
L’evitamento è una strategia comportamentale messa in atto con lo scopo di sottrarsi dall’esposizione a situazioni, persone, eventi temuti, cioè che suscitano emozioni considerate negative per chi le sperimenta.
Lo scopo, dunque, è sottrarsi dall’esporsi a situazioni, persone, eventi temuti per evitare di affrontare l’emozione negativa che ne deriva. L’evitamento è una strategia che a tutti è capitato di mettere in atto, ma un evitamento persistente, è un meccanismo tipico dei disturbi d’ansia. Infatti, uno dei sintomi caratteristici di molti disturbi d’ansia è proprio l’evitare di entrare in contatto con la situazione o con la cosa temuta, reale o immaginaria, che produce una reazione di allarme. Risulta quindi essere una strategia comportamentale messa in atto per riuscire a gestire al meglio le emozioni. L’evitamento non ha solo una connotazione negativa, infatti permette di allontanarci da una situazione di pericolo o di minaccia reale.
Ma più evitiamo le situazioni, meno ci sentiremo efficaci, e questo purtroppo, andrà a rinforzare l’idea che non siamo in grado di metterci in gioco.
È facile pensare che negli adolescenti che soffrono di mutismo selettivo, è spesso una strategia utilizzata per non affrontare le situazioni ansiose. Spesso capita di sentire molta fatica a trovarsi in situazioni sociali, uscire con gli amici, scherzare con loro, partecipare a feste di compleanno, esprimere un’opinione, praticare un’attività sportiva o ludica.
Oltre alla comunicazione verbale che spesso viene a mancare in alcune situazioni, gli adolescenti con Mutismo Selettivo, evitano di entrare in luoghi pubblici, di entrare nei negozi o nei supermercati, proprio perché sono percepiti come luoghi che allarmano.
Difatti, negli adolescenti il disturbo d’ansia legato alla parola, quale è il Mutismo Selettivo, a volte è associato ad un quadro più complesso, come quello del disturbo d’ansia sociale o della fobia sociale.
La fobia sociale è un disturbo caratterizzato una marcata sensibilità verso il giudizio altrui: la principale paura è il divenire oggetto di scherno o di valutazioni negative da parte degli altri e di sbagliare; sono inoltre presenti sentimenti di inadeguatezza con un impatto negativo sull’autostima. L’evitamento delle situazioni sociali è dunque la strategia comportamentale più utilizzata dalle persone che soffrono di questo disturbo e più i comportamenti di evitamento si generalizzano ed aumentano, maggiormente il disturbo diventa invalidante. Diventa di primaria importanza fare in modo che i ragazzi che soffrono di Mutismo Selettivo, non si isolino, non passino troppo tempo in solitudine a casa e non manchino per troppo tempo da scuola o da situazioni sociali. Se questo meccanismo si rafforza, diventa molto più lento il cammino verso l’apertura al mondo, sia verbale che sociale. È necessario aiutare i ragazzi il prima possibile nella gestione dei propri timori e preoccupazioni, rendendoli consapevoli dei meccanismi che si attivano nei momenti di difficoltà, in modo che possano scoprire delle strategie alternative e più funzionali per affrontare con maggior serenità la loro quotidianità.
Beatrice Cavallini – Psicologa, membro dell’Equipe “Vacanzine” Aimuse