Oltre i confini: un progetto di cooperazione europea sul mutismo selettivo

Da diversi anni Aimuse e l’associazione VSM (Verening Selectief Mutisme), che in Belgio si occupa di mutismo selettivo, hanno avviato una fruttuosa collaborazione, iniziata da un rapporto di amicizia personale tra membri dei rispettivi consigli direttivi, che si è estesa progressivamente coinvolgendo un numero sempre più vasto di persone.

Nel 2018, a seguito della manifestazione di interesse nei confronti della nostra “vacanzina”, è avvenuto un incontro a Bruxelles, nel corso del quale abbiamo fornito ai nostri partner tutte le indicazioni per poter realizzare anche in Belgio questa buona pratica. Il successo della loro prima edizione li ha spinti a replicare ogni anno i campi estivi per bambini e ragazzi con mutismo selettivo, che sono diventati un appuntamento fisso per tutte le famiglie e i ragazzi coinvolti.

Creare legami e condividere know-how con altre realtà europee rappresenta sempre una straordinaria occasione di crescita, pertanto quest’anno abbiamo voluto aggiungere un nuovo tassello al nostro programma di cooperazione internazionale scambiandoci delle visite durante le rispettive vacanzine. Dal 6 al 9 luglio scorso Elisa Marchio (responsabile per la cooperazione internazionale) e Beatrice Cavallini  (specialista della nostra Rete e membro dell’equipe vacanzina) hanno partecipato al campo estivo organizzato in una stupenda fattoria  a Staden, nelle Fiandre, mentre dal 13 al 16 luglio Steven Deroy (segretario di VSM) e Katherine Stinders  (logopedista) hanno ricambiato la visita partecipando alla vacanzina adolescenti che si è svolta a Castelveccana, sul Lago Maggiore.

La conoscenza reciproca nel corso delle due iniziative è stata molto arricchente per ambo le parti; infatti, l’osservazione delle diverse modalità di gestione delle attività ha generato molti spunti di riflessione e evidenziato strategie e modelli da replicare. Ma la cosa più emozionante è stata riuscire a mettersi in relazione con i ragazzi, gli operatori, i genitori nonostante le barriere linguistiche e culturali.

Questo scambio di esperienze ha dato un nuovo impulso al partenariato; siamo sempre più motivati a individuare nuove strade per estendere la cooperazione anche ad altre organizzazioni e paesi, perché pensiamo che tutti i bambini e i ragazzi d’Europa debbano beneficiare delle stesse opportunità e superare con successo il mutismo selettivo.