La Vacanzina famiglie. L’importanza di essere un gruppo di Emanuela Iacchia

La Vacanzina famiglie. L’importanza di essere un gruppo di Emanuela Iacchia

Dal 4 al 7 settembre 2024 abbiamo realizzato la Vacanzina Aimuse ad Armeno, un piccolo paesino vicino al Lago d’Orta, eravamo nella Casa Vacanze della Fondazione De Agostini e nella Casa dei Padri. Con noi c’erano 10 famiglie che arrivavano da tutta Italia, i bambini partecipanti erano in età pre-scolare o frequentavano la scuola primaria. La Vacanzina  è a tutti gli effetti una Terapia Residenziale per la cura del Mutismo Selettivo e la sua efficacia è riconosciuta non solo in Italia, ma anche in Europa e in America.

Anche quest’anno è stata un’esperienza molto positiva ed entusiasmante che ha  portato frutti nel presente e ne porterà nei prossimi mesi. La terapia Residenziale di Aimuse, il prossimo anno, compie 10 anni, cerchiamo di capire insieme perché i risultati sono sempre così soddisfacenti. Concentriamo oggi sulla vacanzina famigle e sui benefici emotivi e relazionali che essa porta soprattutto nei genitori e a cascata nei bambini

Essere genitori di un bambino con Mutismo Selettivo può essere un compito a volte solitario, confrontarsi con altri partecipanti, crea un senso di squadra che aiuta a ridurre l’ansia perché la condivisione di esperienze fornisce nuovi punti di vista e soluzioni a problemi simili. Il gruppo dei genitori diventa una fonte preziosa di riflessioni. Confrontarsi permette di scambiarsi tecniche, strategie e risorse che sono utili per la propria genitorialità. I gruppi dei genitori sono sempre guidati da esperti professionisti.

Molto spesso in vacanzina si costruiscono relazioni che vanno ben oltre i giorni di permanenza, perché incontrare altri genitori porta a nuove amicizie e opportunità di socializzazione non solo per se stessi, ma soprattutto per i bambini. A volte ci si scopre essere della stessa regione o della stessa provincia e allora si condividono informazioni su attività locali o servizi che possono essere utili per i figli e ci si organizza per incontrarsi. Rafforzare i legami sociali e l’amicizia è fondamentale per il benessere di tutta la famiglia, s’impara  ad ascoltare diverse opinioni e a gestire le preoccupazioni in modo costruttivo. Le famiglie presenti spesso ce lo rimandano: “Sentirsi compresi e visti da altri genitori che stanno vivendo situazioni simili, aiuta a normalizzare la propria esperienza e crea una maggiore serenità”.

In vacanzina i genitori sperimentano la possibilità di trasformare le difficoltà in positività e ciò è fondamentale per il benessere dei bambini e per tutta la famiglia.  I bambini tendono a imitare i comportamenti e le attitudini dei genitori, se un genitore mostra un atteggiamento positivo e ottimista, è probabile che il bambino sviluppi un approccio simile a sua volta e che affronti le sfide con resilienza e fiducia.   Quando i bambini sentono che in famiglia c’è positività, imparano a vedere le situazioni difficili come opportunità di crescita piuttosto che come ostacoli insormontabili. Genitori ottimisti sono in grado di fornire un ambiente emotivamente sicuro per la crescita dei propri figli. Un ambiente accogliente e positivo, giocoso e sereno porta alla riduzione del livello di ansia e all’apertura verso il verbale.

Nelle vacanzine, tutti i professionisti coinvolti, sono un modello competente, ma allo stesso tempo imperfetto, ciò incoraggia nei partecipanti la voglia di sperimentarsi, la motivazione, la curiosità e il coraggio. Attraverso la consapevolezza delle proprie paure e delle proprie risorse ognuno torna a casa arricchito. I giochi e le attività, studiate ad hoc, aiutano tutti a sviluppare l’autostima, ad aumentare il senso di autoefficacia e la convinzione di poter affrontare le sfide che si incontreranno. Questo approccio crea un ciclo positivo che si riflette su tutta la famiglia e facilita la gestione della quotidianità a casa e a scuola.

Al termine della vacanzina ognuno porta nel cuore emozioni, pensieri e riflessioni che diventano un seme che sboccerà nei mesi successivi.

Emanuela Iacchia, psicoterapeuta, Direttrice Comitato Scientifico Aimuse