Corso per specialisti a Roma: il report della Presidente Elisa Marchio
Il Corso si è concluso da poche ore.
Io e la Dott.ssa Iacchia siamo sul treno di ritorno a Milano, ci guardiamo sorridendo e con gli occhi lucidi: “Ce l’abbiamo fatta!” diciamo quasi incredule.
Eh sì, perché erano anni che ci frullava in testa a noi di A.I.Mu.Se quest’idea di realizzare un corso di formazione certificato e solo per specialisti, ma mai prima d’ora ci eravamo sentiti abbastanza forti da lanciarci nell’impresa.
Poi è accaduto qualcosa di nuovo: un’energia bella e potente ci è arrivata come un’onda dai tanti soci – che sempre più numerosi ci stanno dando sostegno da tutta Italia e anche dall’estero – dai referenti regionali che ogni giorno si dedicano volontariamente alla causa, dal Comitato scientifico sempre più coinvolto e partecipe della nostra vita associativa.
I due giorni trascorsi insieme ai 60 specialisti provenienti da 14 regioni italiane mi hanno lasciato un bellissimo carico di emozioni, così intense da rendere lievi tutta la stanchezza e lo stress dell’organizzazione.
Durante le pause, in questi due giorni, alcuni di loro mi hanno cercata per chiedere chi fosse il referente della loro regione e per mettersi a disposizione per organizzare sportelli d’ascolto, seminari per insegnanti, corsi di formazione. E quando mi è capitato di dire loro che nella loro regione non c’è ancora un referente Aimuse mi hanno risposto che si attiveranno per coinvolgere qualche genitore dei bambini che seguono.
C’è chi si è offerto di metterci in contatto con le Università con le quali collaborano per organizzare degli eventi insieme.
“Abbiamo già creato un gruppo Whatsapp tra noi della regione per scambiarci pareri e consigli” mi hanno detto altri. Caspita! Era proprio questa la rete che volevamo creare: ecco che il messaggio è arrivato forte e chiaro.
Nella mia introduzione al Corso avevo spiegato infatti che, essendo il mutismo selettivo un disturbo ancora poco conosciuto, se vogliamo avanzare velocemente e far uscire al più presto i nostri bambini e ragazzi da questo disagio, è necessario condividere quelle strategie che ognuno di noi scopre essere efficaci. E per noi intendo tutti: genitori, insegnanti, specialisti.
Solo la condivisione sincera, aperta, senza filtri e senza pregiudizi può portarci a un reale progresso nella risoluzione veloce del disturbo.
Come ho detto al corso, non spetterebbe a noi – un’associazione di genitori – organizzare questo tipo di eventi. Ma preso atto del silenzio assoluto che continua a regnare su questo argomento sul fronte istituzionale non ci tiriamo indietro e non esitiamo a fare i pionieri.
Speriamo che grazie a questa rete reale che si è appena creata potremo proporre anche in altri luoghi in Italia i soggiorni terapeutici (le famose “vacanzine”) perché non devono esistere regioni di serie A e regioni di serie B; perché i bambini, i ragazzi e gli adulti che soffrono di mutismo selettivo hanno diritto di essere aiutati nel migliore dei modi, ovunque si trovino.
Concludo riportando le parole di una specialista partecipante al corso:
“I docenti hanno saputo esprimere con gran chiarezza la loro professionalità. Quello che però mi ha colpito di più è stata (e qui, secondo me, si vede la differenza tra corso didattico e corso di formazione) la loro passione per questo lavoro. L’organizzazione dell’Associazione è stata impeccabile!! La sensibilità, la gentilezza, l’amore per questi bambini e la tenacia nell’affrontare le difficoltà del mutismo selettivo si sono percepite fin da subito (…) Spero di riuscire a dare, in futuro, un mio piccolo contributo all’Associazione e continuare ad aiutare i bambini che hanno questa difficoltà”.
In questi giorni ci hanno definito una “grande famiglia”, ed è proprio questo che noi di A.I.Mu.Se. vogliamo continuare ad essere.
Elisa Marchio, Presidente A.I.Mu.Se.