Tutte le strade hanno portato a Roma

Quando ci siamo incontrati l’abbraccio è stato caloroso e spontaneo, come succede quando senti vicine le persone, nonostante ci siano chilometri a dividere le quotidianità. Ecco, così è stato per me ritrovarmi a Roma insieme a quei pezzetti della famiglia A.I.Mu.Se. per l’imminente corso di formazione per specialisti.

L’impegno che ha visto tutti noi, a diverso titolo, contribuire alla realizzazione di questo evento, è stato ripagato dall’affluenza e dalla qualità degli iscritti, cosa che ci ha consentito di poterci dire a voce altra che finalmente abbiamo una rete di specialisti su cui contare.

Questa è una delle tre lenti attraverso le quali ho vissuto i miei due giorni romani, mi sono infatti sentita parte di un gruppo che ha lavorato gomito a gomito, col piacere di spostare scatole, di contare moduli e non ultimo col gusto di assaporare pasti fugaci e cene piene d’affetto, l’ultima delle quali ci ha visti uniti intorno al tavolo del vicepresidente A.I.Mu.Se e della Referente del Lazio, ospitali genitori di due fanciulle che in questa occasione hanno decisamente dato prova di arte culinaria.

La mia seconda lente è stata quella della professionista della relazione di aiuto.

Per chi svolge questo tipo di lavoro la formazione è un momento fondamentale, specialmente se ci si vuole misurare con disagi che richiedono una visione ampia ed un’azione che non si ferma al mondo noto dei propri approcci di riferimento. Così l’apporto dei docenti che hanno condotto i due giorni di formazione, ciascuno con le proprie specificità professionali, ha dato vita ad un’onda che si è morbidamente adagiata sulla riva intellettuale ed emotiva di ogni partecipante, consentendoci di ritarare efficacemente il nostro sapere ed il nostro fare. Tutto nel rispetto di chi siamo, cosa sappiamo e come lavoriamo.

La mia terza lente è stata quella del Referente regionale.

Come “mamma” di A.I.Mu.Se. Calabria sono stata molto orgogliosa di vedere la risposta degli specialisti della mia regione, che per numero e diversità di formazione con la loro presenza hanno rappresentato il concetto stesso di equipe, il che mi ha permesso, soprattutto a formazione avvenuta, di potermi sentire rassicurata per la qualità del futuro supporto delle famiglie e delle scuole nelle 5 provincie calabresi.

Bello quindi stare tutti insieme, conoscerci meglio con alcuni e per la prima volta con altri, perché un’associazione è tale a partire dalla voglia condivisa di farne un organismo che cresce, senza la paura di diventare grande.

Grazie di cuore per l’esperienza.

Dr.ssa Paola Ancarani

Referente A.I.Mu.Se. per la Calabria