L’emozionante lettera di una nonna ad A.I.Mu.Se.

Buongiorno a tutti,

ho ormai 68 anni e da bambina ho sofferto di mutismo selettivo, naturalmente mai riconosciuto.
Figlia di genitori ansiosi e di un padre troppo severo con me e mia sorella gemella, ho superato da sola – ma solo in parte – i miei problemi che hanno condizionato in modo negativo tutta la mia vita e le mie relazioni sociali.
Solo oggi vengo a conoscenza di questa associazione e sono lieta di dare il mio piccolo contributo. Sono arrivata a voi attraverso la televisione ed ho sentito il bisogno di scrivervi: finalmente ecco una chiave per capire l’origine del mio grande disagio che io stessa ho sempre definito “timidezza patologica”!
Mi addolora pensare a me bambina, così come sapere che altri bimbi soffrono per lo stesso problema, ma mi consola sapere che finalmente qualcuno pensa a loro!
Mi auguro che in un prossimo futuro i bimbi come me possano avere una vita sociale libera da ogni paura… Io purtroppo ancora oggi subisco le conseguenze del mio malessere.
Grazie a voi sto capendo i miei problemi. Mi farà piacere poter essere un piccolo tassello utile alla vostra ricerca ed al vostro lodevole impegno.
Un augurio e molta stima per tutti coloro che si adoperano per aiutare chi è in difficoltà.

 

Gabriella