Quando il silenzio non è timidezza. Convegno nazionale a Napoli

Il 28 ottobre scorso si è svolto presso la Sala Gemito del Comune di Napoli il primo Convegno nazionale di A.I.Mu.Se nella città partenopea dal titolo “Quando il silenzio non è timidezza, mutismo selettivo: il disturbo d’ansia che blocca la parola”.

L’evento ha suscitato grande interesse presso le istituzioni, infatti sia il Ministero della Salute che lo stesso Comune di Napoli hanno dato il loro patrocinio all’iniziativa, riconoscendone così il valore divulgativo.

Il programma dell’evento è stato ricco di interventi trasversali e molto interessanti.

I lavori sono stati aperti dalla presidente dell’associazione Elisa Marchio che ha illustrato ampiamente le attività di A.I.Mu.Se. Sono seguiti i saluti di Antonella Tortora, referente A.I.Mu.Se per la Campania e organizzatrice del Convegno.

Successivamente il dottor Mario D’Ambrosio, psicologo e psicoterapeuta, ha parlato delle cause del mutismo selettivo, di come si è evoluta e trasformata nel tempo la terminologia relativa al disturbo in oggetto, arrivando solo nel 2013 alla definizione di “mutismo selettivo” ed infine ha sottolineato l’importanza di una diagnosi precoce e tempestiva per evitare di intraprendere quello che viene definito “percorso di cronicizzazione” delle situazioni.

Subito dopo ha preso la parola la Dottoressa Paola Ancarani, cousellor, mediatrice familiare e referente A.I.Mu.Se per la regione Calabria, che si è occupata del mutismo selettivo in relazione ai genitori e alla famiglia come luogo in cui i bambini nascono, crescono e si sviluppano. La dottoressa ha spiegato, in maniera molto chiara, come gestire le emozioni e le situazioni legate al mutismo selettivo in casa dando ai genitori presenti dei consigli pratici e concreti. Ha inoltre sottolineato l’importanza della cooperazione tra i sistemi in cui i bambini entrano in contatto, quindi famiglia-scuola-terapeuta, e infine ha parlato del progetto di A.I.Mu.Se relativo alla nuova guida per genitori ed insegnanti.

La parola è passata poi alla Dottoressa Emanuela Iacchia, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva nonché membro del comitato scientifico di A.I.Mu.Se , che ha affrontato il tema del silenzio tra i banchi di scuola fornendo strategie e consigli per favorire il superamento del mutismo selettivo alle numerose insegnanti presenti in sala. Ha chiuso il suo intervento con queste magnifiche parole: “Nessun bambino è perduto se ha un insegnante che crede in lui”.

L’ultimo intervento, ma non per importanza, è stato quello della Dottoressa Annamaria Improta, psicologa, psicoterapeuta e insegnante che ha parlato in modo chiaro e dettagliato della normativa BES (Bisogni Educativi Speciali) come strumento efficace per l’inclusione scolastica dei bambini e ragazzi con mutismo selettivo. In particolare ha parlato di responsabilità educativa condivisa, nel senso che la scuola deve farsi carico dei bambini muti selettivi a livello allargato cioè con l’apporto sia dei docenti che dei dirigenti scolastici. Infine la Dottoressa Improta ha sottolineato l’importanza del passaggio dall’inclusione all’integrazione didattica individualizzata.

A conclusione dei lavori la Dottoressa Iacchia, la Dottoressa Ancarani e la Dottoressa Marchio hanno parlato dell’esperienza della terapia residenziale, cioè le cosiddette “vacanzine terapeutiche” che da un paio d’anni sono organizzate da A.I.Mu.Se in collaborazione con l’associazione  “Medici in Famiglia”.
Il convegno si è chiuso con le domande e le testimonianze dei presenti.

Antonella Tortora

Referente A.I.Mu.Se Campania