Spazio Giovani. Perle di saggezza: quello che non dovreste dirci mai
Nella vita si incontrano tante persone, alcune riescono a comprendere e sdrammatizzare, altre invece
con piccole frasi o parole incisive, danno sfoggio alla loro insensibilità e mancanza di empatia.
In questo articolo abbiamo voluto racchiudere alcune delle frasi più stupide che ci siamo sentite dire e
provato a pensare a quello che avremmo potuto rispondere.
Ecco un elenco di contributi raccolti da ciascuna di noi “ragazze A.I.Mu.Se.”
– Un giorno, un mio professore, durante un colloquio con i genitori, ha specificato: “beh, non c’è niente di male se vuole fare l’eremita”. Immaginate la faccia scandalizzata dei miei genitori!! Cosa gli avrei risposto io? “Almeno non dovrei più ascoltarla…”
– Una delle domande più sciocche che mi sia stata fatta, da una prof, è stata: “Allora che voto ti daresti per la tua partecipazione in classe? Lascio decidere a te” penso avrei voluto rispondere quanto si sarebbe data lei per la sua “sensibilità”
– Molti mi chiedevano se mi avessero tagliato la lingua e perché non parlassi. Io in quel momento avrei voluto dirgli di farsi gli affari loro…
– Un giorno la psicologa mi ha detto, credendo di fare la simpatica: “o uno va a vivere in un eremo o in
un convento” e vedendo che sorridevo ha continuato:”ti alletta come idea?” Sarebbe stato bello dirle “ceeeerto è la mia aspirazione da tuuuuttttaaaa la vita…”
– È odioso anche quando continuano a farti notare le cose tipo “oh, hai sorriso” “oh hai guardato questo? Ti piace”… come fare passare la voglia di comunicare a chiunque…
– Durante l’intervallo la mia prof è venuta li vicino dicendo anche a compagni che non sanno nulla del MS “aiutiamo la R. a sconfiggere gli uccelli della tristezza”, avrei voluto ucciderla…
– Una delle cose più stupide che mi sono sentita dire è stata: “ma tu lo capisci l’italiano?” Oppure “ma tu ci senti?”, sinceramente non so cosa avrei risposto, sarei stata tentata di fargli vedere il mio certificato di nascita dove si accerta che sono nata in Italia, a Roma. Però vi giuro che me l’hanno fatta un milione di volte. “Ma sei italiana vero?” Probabilmente sono state le cose a mio parere più stupide.
– La domanda più stupida che mi hanno fatto è stata anche quella che mi ha “offesa” di più. È stato quando una volta mi hanno schiacciato un piede e io ho spostato il piede senza dire nulla. Allora quello che mi ha schiacciato il piede mi ha detto “ma non dici neanche ahia?” E un altro che era lì mi ha chiesto: “ma se ti violento urli?” Non mi sono proprio offesa ma boh, non sapevo cosa fare… però con il tempo mi sono vendicata abbastanza.
– Ricordo che un giorno durante un’ora in cui era assente una professoressa, alcune compagne si sono messe a parlare di fidanzati e la mia vicina di banco mi fa: “ti dà fastidio se parliamo di ragazzi?” Io avrei voluto risponderle: “no, mi danno fastidio le tue domande idiote.”
– In comportamento avevo sempre il voto più alto e qualche mio compagno di classe se ne usciva con questa frase: “ma è normale che a M. mettete 9 in comportamento? Sta sempre zitta.”Geni proprio.
– A volte le prof provavano a farmi qualche domanda in classe io ovviamente facevo scena muta e dei compagni dicevano: “sì ma secondo me è perché non ha studiato” inutile dire che poi erano i soliti che non aprono mai un libro…
– Una mia compagna ha detto una cosa tipo: “ma guarda che se continui così come farai quando finisci la
scuola? Guarda che non va bene nel mondo del lavoro se stai zitta eh.” Eh, non lo sapevo grazie di avermelo fatto notare…
– Una dottoressa mi disse: “ma ti hanno mangiato la lingua?” ancora con questa storia… io non so, credo che farei come sempre, fregandomene e andandomene.
– Alle superiori nel periodo di Natale la prof ci fece scrivere dei propositi per l’anno nuovo, leggendoli mi disse: “mi aspettavo che avresti scritto che avresti iniziato a parlare”… come fare passare l’ansia ad una persona…
– Alle elementari , la mia maestra di matematica un giorno mi ha detto: “se non mi parli tu, non ti parlo neanche io!” Avrei voluto risponderle che sembrava una bambina dell’asilo.
La stessa maestra, un giorno ha detto alla classe: “oggi piove perché M. ha parlato!” E io ci ho pure creduto! Sono uscita e ho detto alla mamma: “oggi piove per colpa mia!”
– Alle medie avevo una prof che continuava a dirmi cose come: “cosa pensi che farai nella vita?” E soprattutto insisteva sull’esame di terza media. Il giorno dell’esame anche una mia compagna di classe (simpatica come un dito in un occhio) mi ha detto la stessa cosa mentre stavo per entrare a fare l’esame orale. Penso che una delle soddisfazioni più grandi che ho avuto sia stata proprio in quel giorno, quando all’esame sono riuscita a parlare davanti a questa prof che è rimasta basita (credeva in me meno di quanto non ci credessi io, cioè – 11 su una scala da 1 a 10). Penso che alla fine sia stato quello a farmi sbloccare: la voglia di riscatto è di dimostrare ,alle persone che mi rompevano, che potevo farcela.
Ale, Fedù, Ilù, Julia,Mari, Maria, Rebù, GI