Spazio Giovani. Io, mia sorella e il mutismo selettivo

All’inizio non riuscivo a capire il perché, mi domandavo il motivo per cui mia sorella aveva smesso di parlare in pubblico, volevo chiederlo a lei personalmente ma ogni volta che cercavo di affrontare questo argomento vedevo che si trovava a disagio e si arrabbiava, allora ho smesso di cercare risposte.
Ma questo inizialmente ha creato un distacco tra noi due: io non riuscivo a comprendere perché continuava a comportarsi così, non sapevo cosa rispondere agli altri quando mi chiedevano del suo atteggiamento, mi sentivo come se lei lo facesse apposta per un dispetto o qualche altro motivo.
Inizialmente pensavo fosse timidezza e paura, ma una risposta ben precisa non c’era mai.
Per un certo periodo ero frustrata, poi col passare del tempo mi sono abituata, e non mi ha dato più fastidio, era diventata la sua caratteristica, certo, delle volte era lo stesso difficile dover affrontare alcune situazioni, o bisognava fare dei passi in più poter accomodare le sue esigenze.
Il problema più grave è stato quando, insieme al mutismo selettivo, si è unita anche la sua chiusura verso gli altri, e non solo quelli estranei ma anche i suoi famigliari me inclusa, ed è qui che ho iniziato a soffrire, perché pensavo non mi volesse più bene, e non potevo ricevere da lei nessuna spiegazione.
Poi i miei genitori hanno scoperto l’associazione AIMUSE, che grazie ai vari incontri organizzati mi hanno fatto capire che quello che stava avvenendo a mia sorella non era qualcosa di completamente fuori dal normale, ma che il mutismo selettivo era un qualcosa che esisteva e che poteva capitare. Ho imparato che non bisogna isolare o arrabbiarsi con chi è in qualche modo “diverso”, ma con pazienza, tranquillità e guardando tutto con un altro punto di vista, si riesce pian piano a trovare una soluzione.
Adesso anche se mia sorella non parla sempre con tutti, ci sono stati senza dubbio dei progressi e siamo riuscite a trovare dei punti in comune attraverso cui abbiamo stabilito un buon rapporto.
Spero con tutto il cuore che mia sorella un giorno riuscirà a superare questo suo blocco verso gli altri, ma affinché le sarà necessario continuare così cercherò di essere un appoggio per lei ed aiutarla, non avendo la possibilità di poter sentire quello che prova lei.
Avere qualcuno in famiglia con mutismo selettivo può essere difficile all’inizio, e la migliore soluzione è quello di incoraggiarlo sempre, e stargli vicino. Mai perdere la speranza e tenere duro, è solo un periodo che passerà con un po’ di aiuto e sostegno!

 

Katrin